ALLENAMENTO

Alzi la mano chi non ha mai visto questa immagine in una qualsiasi palestra?

Giorgio è un mio cliente, un giovane e brillante parrucchiere, ed è il protagonista di questa vicenda.

La storia si svolge in una palestra, un grande centro fitness, dove Giorgio andava ad allenarsi regolarmente, seguito da un personal trainer che lo aiutava nel suo percorso.

Tutto andava bene, o almeno cosi sembrava, fino al momento in cui il personal trainer (che chiameremo Sandro) di Giorgio decise che era giunto il momento di non lavorare più di tanto, forse era stanco, o poco motivato, o semplicemente pensava di avere davanti uno stupido.

Il loro percorso insieme, che durava da qualche mese rischiava cosi di interrompersi bruscamente.

E fu proprio cosi: si, perché Sandro decise che 30 minuti della lezione con Giorgio, ovvero metà della lezione, doveva essere svolta sul tapis roulant, tra tante chiacchere, sorrisi, e pochi risultati.

Questo accade per una, due, tre lezioni…

A voi non darebbe fastidio se qualcuno vi rubasse dei soldi? Io Credo di si!

Diciamo che una lezione costa 100: se la metà la passiamo a chiacchierare mentre io cammino sul tapis roulant, significa che mi stanno rubando 50, non siete d’accordo?

Credo che avere al fianco un esperto per camminare su un attrezzo cosi semplice, sia un po’ troppo, non trovate?

Sarebbe stato meglio se il personal trainer avesse consigliato al proprio cliente di camminare 10 minuti da solo prima della lezione, cosi da poter iniziare l’allenamento dopo il riscaldamento, e sfruttare tutto il tempo della lezione: questo e’ quello che avrei fatto io, anzi no, scusate! niente tapis roulant…

Non ho nulla contro chi usa questo attrezzo, ma ci sono metodi decisamente migliori per riscaldarsi prima di iniziare l’allenamento.

Ma torniamo a Giorgio, che ho conosciuto qualche mese fa, e che durante la nostra prima prova insieme, mi raccontò la sua vicenda e perché si era rivolto a me.

Quando mi raccontò cosa lo aveva spinto ad interrompere il suo percorso, con il precedente personal trainer, rimasi stupito e contento:
Stupito perché prima di aprire il mio studio, di queste situazioni ne ho viste molte, nei centri dove ho lavorato.

Anche io ho utilizzato questo strumento durante qualche lezione, poche volte, ero alle prime armi, spero mi perdoniate. Ho eliminato subito questa abitudine, perché di sicuro un cliente non ha bisogno di me per usarlo.

Sembra cosi banale, ma vi garantisco che storie come questa accadono regolarmente, e nella maggior parte dei casi il cliente, purtroppo, neppure se ne accorge: Giorgio, pero’, se n’e accorto in breve tempo…

Contento, perché, finalmente, qualcuno è attento e pretende un servizio di qualità, e in un certo senso smaschera chi lavora in modo poco professionale.